Il MUSEO DEL VIOLINO a Cremona capitale della liuteria

Cremona è, da cinque secoli, capitale della liuteria. Al Museo del Violino è possibile scoprire la storia affascinante di quest'eccellenza alto artigianale attraverso un incontro diretto con i grandi Maestri ed i loro capolavori, seguendo una traccia equilibrata di creatività e tradizione, abilità e conoscenza che dalle botteghe tardorinascimentali giunge fino ad oggi. 







Il percorso museale comprende la visita a 10 sale espositive, vi segnaliamo la sala 5 ( Lo scrigno dei tesori) e L' Auditorium Giovanni Arvedi.


Lo "SCRIGNO DEI TESORI" 


Nello "scrigno dei tesori" sono esposti i più importanti strumenti dei grandi maestri classici cremonesi appartenenti alla collezione del Comune di Cremona e della Fondazione "Walter Stauffer".

Ne fanno parte celebri strumenti di Antonio Stradivari, tra cui il violino Il Cremonese (1715), di vari esponenti della famiglia Amati e Guarneri: è una collezione unica al mondo. Solo qui, inoltre, si possono ammirare oltre settecento disegni, forme e attrezzi utilizzati da Stradivari nella sua bottega.

Tra Otto e Novecento la scuola classica cremonese ispira il lavoro di importanti costruttori italiani, presentati in una sezione dedicata, infine violini, viole, violoncelli e contrabbassi vincitori del Concorso Triennale Internazionale, considerato un'autentica Olimpiade, testimoniano la vivacità eclettica e l'attualità della liuteria.



L'AUDITORIUM  GIOVANNI  ARVEDI




La cultura dell'eccellenza che fin dai suoi primi passi guida il percorso di realizzazione del Museo del Violino trova sintesi perfetta nell'Auditorium Giovanni Arvedi, risultato mirabile ed unico di un progetto ardimentoso e moderno.


E' un luogo unico ed emozionante, un gioiello di ingegneria acustica da 464 posti, un progetto ardito e moderno, coordinato dagli architetti Giorgio Palù e Michele Bianchi e supportato dal contributo dell'ingegner Yasuhisa Toyota per l'ottimizzazione acustica, dove estetica e funzione trovano la sintesi perfetta. Un'eccellenza che non si nutre solo di abilità ingegneristica e sofisticata capacità di calcolo, ma anche di profonda sensibilità e ricerca artigianale della perfezione.

La geometria degli spazi affianca volumi morbidi; linee sinuose si rincorrono e disegnano una grande scultura organica che esprime il propagarsi delle onde sonore. Il luogo focale è il palcoscenico centrale, su cui si va ad accentrare l'attenzione, sedimentando visioni coinvolgenti perché colto dagli spettatori come un nucleo magnetico che attira la concentrazione sull'evento musicale.

L'Associazione per il design industriale (ADI) il 14 giugno 2018 ha assegnato all'Auditorium Giovanni Arvedi, a Giorgio Palù e Michele Bianchi ed alla Fondazione Giovanni Arvedi il Premio XXIV Compasso d'Oro categoria Design per la comunicazione, per aver realizzato con bellezza ed eleganza il concetto di armonia pari a un grande strumento musicale.

L' Auditorium riafferma ed esalta il ruolo di Cremona capitale del violino e della musica a livello internazionale.


Oggetti preziosi ed installazioni multimediali consentono ad ogni visitatore di realizzare un percorso suggestivo e coinvolgente dove strumenti, suoni, profumi e immagini concorrono a dar forma a storia, sogni ed emozioni.





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