Primo piano sul fotografo Joe Oppedisano

di Luciana Rassati



Il fotografo Joe Oppedisano 

Per formazione e cultura si potrebbe inquadrare Joe Oppedisano come un tipico rappresentante del nostro tempo estetico. E’ il fotografo più aperto alla sperimentazione,  totalmente disinibito ma intransigente rispetto alla qualità espressiva dell’immagine ideata, ai doveri formali, ma non tralascia alcuna delle precedenti esperienze che demarcano i tempi del proprio personale progresso fotografico: talvolta utilizza perfino lo spin off, tecnica più difficile poiché primitiva, elementare, che esclude la fotocamera e contemporaneamente passa a complesse sperimentazioni digitali, e ancora combina tra loro varie tecniche, oppure elabora immagini con tecniche dirette, le seziona, le rimonta.


Nella pratica di Joe Oppedisano, la Fotografia  dispone di tutti i generi ed è aperta a tutte le categorie poetiche. La strumentazione non è solo riservata all’uso della fotocamera, ma si è arricchita di mezzi e metodi - particolarmente del collage (o montage) e altre risoluzioni - che derivano dal repertorio tecnico della Pittura. Tutto questo, aggiunto alle facoltà specifiche della fotocamera, fa sì che il fotografo-artista disponga di un arsenale espressivo sterminato oltreché della propria capacità immaginativa, ancor più rafforzata dai recenti progressi dello strumento-base, innovazioni che stanno modificando e amplificando il linguaggio fotografico stesso.

Sul piano fisiognomico questa incessante progressione sperimentale non preordinata, esclude la ricerca di uno stile riconoscibile per mezzo della ripetizione di schemi e strutture. Tutto ciò, non sono certo che valga affermarlo una volta di più, è il modo più consono per rispondere attivamente e in positivo al rapido mutare del paesaggio interiore dell’uomo contemporaneo ma anche della realtà ambientale, del sistema che condiziona la visione soggettiva. Così, infatti, ogni opera ha una contingenza qualitativa propria, anche tecnica ed espressiva, che la collega alla continua sperimentazione linguistica e sviluppa, nel tempo, il senso della distinta presenza fotografica di Oppedisano. La mutazione, il tempo, la mutazione nel tempo. Le sue immagini sono “ideate”, in altre parole non ricorrono a citazioni dell’arte pittorica come fanno tanti maestri fotografi che riproducono il già celebre immaginario pittorico. 

Le foto di Joe non citano l’arte perché sono arte, risultando da un progetto mentale autonomo. Infatti, non sono pensieri resi immagine, bensì immagini del (suo) pensiero. Ciò vale anche nell’osservazione dei suoi lavori più correnti che ripercorrono magistralmente i generi figurativi più comuni, paesaggio, natura morta, ritratto, derivando sempre da un rapporto presenziale e rapidamente approfondito, il che sottende anche in questi casi una sperimentazione meno esibita ma effettiva come, ad esempio, un diverso caricamento della potenzialità cromatica, della temperatura della luce.

Joe Oppedisano ha piena consapevolezza che è stato proprio l’avvento della Fotografia tra le arti figurative a contaminare per sempre i linguaggi figurativi, a fonderli tra loro: una ibridazione permanente, ormai. L’evoluzione della forma e le oscillazioni del gusto, la reciprocità delle sperimentazioni formali condurranno in avanscoperta l’esploratore che vorrà avventurarsi nell’incerto viaggio della continuità sperimentale connaturata alla Fotografia.

A cura di Renzo Margonari

_______________________________________________

Le foto artistiche di Joe Oppedisano saranno esposte nella Mostra "PORTRAITS" che si inaugurerà il 16 giugno 2019 nell'area espositiva del Centro Culturale Villa Marazzi di Cesano Boscone (Mi) 



L'evento è patrocinato dal Comune di Cesano Boscone, in collaborazione con il Circolo Fotografico 
_______________________________________________

Brevi note


Joe Oppedisano ( Gioiosa Ionica 1954 R.C. )  Trasferitosi con la famiglia a New York a soli sette anni,  ha cominciato a fotografare da piccolo e non ha più smesso, riuscendo a creare la sua personalissima formula d'arte alla quale contravviene continuamente per liberarsene.

Nel 1979  l’Internazional Center of  Photography di N.Y. l' invita a partecipare ad una grande manifestazione a Venezia. Pochi anni dopo la nostalgia per l'Europa lo vince e si trasferisce a Milano, in Italia firma campagne pubblicitarie per marchi di portata internazionale, Adidas,  Kodak, Fiat, Panasonic, Olivetti per citarne solo alcuni. Realizza con una sorprendente inventiva,  scorrazzando con grande e felice libertà all'interno del vastissimo territorio della fotografia, si cimenta in un'impresa impossibile (fare del cinema all'interno di un'immagine statica) coniuga la fantasia del Sud mediterraneo, dove è nato, col pragmatismo dell'Occidente Americano dove si è formato.

Il suo curriculum artistico, inaugurato da una mostra all'Atlantic Savings Bank di N.Y.  nel 1978, conta una cinquantina di mostre personali, New York, Milano, Torino, Arles , Parigi, Tokyo, Svizzera  e una settantina  di mostre collettive in Italia, Stati Uniti, Germania, Spagna, Gran  Bretagna, , fino alla Biennale di Venezia dov'è invitato nel 1995 dal Museo Alinari di Firenze a partecipare alla mostra  "Un secolo di ritratti in Italia 1895-1995". Nel 2005 è invitato a partecipare alla grande collettiva "60 Maestri Fotografi" al Museo Peggy Guggenheim di Venezia.
Dal 2007 – 2010 è invitato a tenere un corso di specializzazione all’Accademia di Belle Arte di Brera a  Milano. Nel 2010 è invitato a tenere un corso di specializzazione presso ISIA di Urbino.
Vive tra New York e Italia.

_________________________________________________________

Ha Pubblicato

New York editore Motta 1997
Dark Photo Blues editore Graphoto 1998
On The Road editore  Imation 3M  1999
Il Circo  editore Motta 1999
Innerself  editore Charta 1999
Unusual Portraits editore Gelmini 2005
Buskers 25 Anni di Arte di Strada Edizione Papergraf. 2017

Le sue Immagini sono conservate in varie collezioni private e presso:

Collezione Polaroid Internazionale - Cambridge U.S.A.
Purchase Museum of Contemporary Art - Purchase New.York
Readers Digest Collection  Katona  N.Y.
Galleria Civica - Modena
Museo Alinari - Firenze
Fondazione 3M - U.S.A.
C.S.A.C  Università degli Studi di Parma






Commenti